Questo “Maggembre” (n.d.t.: maggio invernale) sta riservando parecchi contenuti audio succulenti (come i frutti fuori stagione, you know?) a voi affezionatissimi dello psicocantautore.
Sulla piattaforma più famigerata dello streaming musicale d’oggigiorno trovate infatti due LIVE parecchio interessanti, che vedono l’onorata partecipazione del sottoscritto (o soprascritto? Vabbè). Sto blaterando di “Let’s Paul” il megaconcerto / happening tenutosi al Circolo Quarto Stato, in onore di Paul Di Ciancio, cui hanno partecipato artisti e band che hanno animato le gloriose stagioni musicali di Velvet e Bacall. Ma anche di “Legnano City Blues”, un reading / concerto suonato dal Jama Trio su testi scelti di Stefano Benni (autore di “Blues in sedici” e “Dancing Paradiso”) letti e interpretati da me alla libreria Ubik di Legnano.
Aprite dunque il vostro account Spotify (craccato?) e godetevi questi due viaggi nella musica e nei testi di autori davvero fuori dal comune!
Innanzitutto, è uscito il nuovo singolo del vostro psicocantautore prediletto: si chiama “Più che aria” e lo trovate sulle consuete, famigerate piattaforme di streaming e sul Tubo. Se volete approfondire la cosa, vi rimando all’articolo uscito per Musica361 a firma Raffaele Specchia (che ringrazio dal profondo del mio palpitante corazòn).
Ho poi caricato nell’internett un piccolo estratto dell’ultimo concerto che ho tenuto al QUI di Busto Arsizio…
Risoluzione pessima ma energia massima 🙂
E poi, e poi: Giovedì 6 Aprile mi trovate alla Libreria Ubik di Legnano in compagnia del Jama Trio per un evento unico: un reading-concerto a base di blues e testi di Stefano Benni. Mi raccomando, affezionatissimi: prenotatevi che i posti son limitati (come la pazienza, you know?).
Mese denso di appuntamenti, scadenze e progetti, affezionatissimi.
Approposito di riprese, siete andati a vedervi il video del primo singolo di Mira Boulevard, dal titolo “Dove”, uscito per The house of love ?
Lo trovate anche qui sotto:
Come avrete di certo potuto notare, i dettami del copione mi portano a spintonare un illustrissimo signor attore e a questionare con conturbanti bassiste…
Chi l’avrebbe mai detto !?! :))
Ma non beamoci (che razza di verbo ovino!) troppo dei risultati raggiunti e guardiamo avanti, ‘che di cose all’orizzonte se ne intravedono parecchie. Oh sì.
Innanzitutto, c’è la nuova “puntata” della serie Mira Boulevard, cioè il video del prossimo singolo, che abbiamo già girato ed è attualmente in fase di post-produzione e montaggio.
Mi piacerebbe potervi anticipare qualcosa, ma dopo dovrei uccidervi tutti (ehehehe!)
Potete comunque andare a sbirciare ogni tanto sul profilo IG di Mira Boulevard per curiosare tra foto del backstage e succulente indiscrezioni (come ad esempio scoprire il volto della meravigliosa cantantessa che duetta con me nel progetto…).
Dovreste proprio, affezionatissimi, perché più volte le strade del sottoscritto e di questi tre pellegrini del alt-country si sono incrociate, soprattutto in tempi recenti, allorquando il Jama Trio ha affidato al Vostro un remix di un brano contenuto nel loro ultimo disco. Ebbene, anche in questo caso non posso dirvi molto, ma vi consiglio di tenere d’occhio le prossime date dal vivo del Trio (in particolare quelle nei teatri…) perché potrebbero esserci sorprese non da poco…
E poi, e poi…
Continua la lavorazione del prossimo Ep di DavideGammon, che, come forse alcuni di voi sapranno già (per via di una diretta instagram di qualche notte fa… accidenti alla mia boccaccia!) si intitolerà “Sfashion” (grazie alla cara Fra Menapace) e conterrà quattro brani (forse) con collaborazioni importanti (forse) e una cover “italianizzata” di Tom Waits (forse!!!).
E, sempre a proposito di Tommaso Attese, potrebbero esserci densi sviluppi in seno all’amicizia e collaborazione recentemente nata tra il sottoscritto e lo storyteller di Radio Popolare Maurizio Prinicipato, ma di questo è davvero prematuro parlare… o no?!?
Arriva l’accalorato Luglio del Nostro Scontento (?) ed eccomi nuovamente a perdere nottate e diottrie davanti a schermi opachi e virtual instrument craccati per dare alla luce un remix a cui tengo profondamente: si dà il caso che il blasonato JamaTrio (un combo di bar band heroes che dalle nostre parti non ha alcun bisogno di presentazione e/o raccomandazione) mi abbia commissionato [ovviamente previa mia pietosa supplica] il rimescolamento danzereccio di un brano estratto dal loro ultimo disco (qui trovate l’originale e potete anche ascoltare e acquistare tuttomapropriotuuutto del suddetto trio).
Debbo confessarvi, affezionatissimi, che il work in progress mi sta particolarmente piacendo (“quando mai qualcosa che esce dalle tue mani e/o orifizi ti pare indegno di nota ?!?” direte di certo voi… Che ci volete fare, noi artisti siamo fatti così, siamo proprio fatti cosìiiii….), avendo fatto virare il brano originale dal folk-hipster alla Bon Iver verso deliranti derive electro-samba e funk… Come se Neymar Jr., dopo aver vinto la finale dei mondiali di Russia grazie ad un autogol di testa dell’odiato rivale Cr7, avesse indetto un party a sorpresa nella camera d’albergo del ritiro della Seleçao, assoldando un Dj transessuale obeso di Bahìa, ripieno di anfetamine e vinili di versioni teccno-tranz di standard di Gilberto Gil.
Ecco “O Ney” (a dx.) scolarsi una boccetta di colla sulle note di “Ground Remix”.
…Ma ovviamente le novità non finiscono qui: abbiamo ultimato l’editing del primo videoclip del progetto Mira Boulevard, che verrà ufficialmente lanciato ai primi di Settembre (ma potrebbero esserci anticipazioni, quindi statev’accuorti!).
Last but not least, come ormai tutti voi affezionatissimi sapete bene, si sta incredibilmente avvicinando la data del mio compleanno (anche quest’anno! Non c’è da crederci!!!) che festeggerò, come d’abitudine, con un concerto celebrativo che in quest’occasione si terrà alla Baitina di Castellanza.
Col bene che vi voglio, non potevo che dirvelo proprio a Luglio, no ?!?
Mediamente la caratura musicale di Gammon ha sempre strizzato un po’ l’occhio agli anni ottanta, ma in questo caso l’artista ha messo in atto un elettronica più tribale, fatta di predicatori e superstizioni che portano all’800 rurale americano, per un risultato corale e profetico. Il paesaggio sonoro è ombroso, in città di provincia sonnacchiose ed ambigue, in cui i campi di sterpaglie si riprendono terreni industriali (ormai) abbandonati. A partire dal punk e psycho-billy degli esordi, passando dall’elettronica, fino al blues elettronico del presente.
JAMA TRIO
Abituatici al groove del blues e del country del Sud degli Stati Uniti, i Jama Trio aprono ora il ventaglio dei suoni con il loro nuovo disco “A PROCESS”: un percorso, appunto, che parte ancora da quelle radici stilistiche “ma che va a finire fino al lido apparentemente inconciliabile dell’Elettronica, passando però anche tra elementi Country, chitarre Southern e sonorità futuristiche da Space Rock. […] Un disco davvero intrigante ed eterogeneo. Brit Pop, Space Rock, Shoegaze, Neopsichedelia, Folk, Country, Southern Rock... Un vero e proprio Processo, come ci aveva avvertito il titolo dell’album. Un percorso di sperimentazione e ricerca per trovare suoni nuovi ma non abbandonando del tutto quelli classici.
Ingresso gratuito, riservato soci Arci.
ATTENZIONE: Dal 1 ottobre 2017 occorre avere la tessera ARCI 2017-2018, valida fino al 30 settembre 2018. È possibile presentare domanda di pre-adesione ad Arci compilando l’apposito modulo a questo link: http://bit.ly/PreAdesioneGagarin. Non serve stampare il modulo, lo troverai già pronto al Circolo. Sarà possibile ritirare la propria tessera in qualsiasi momento di apertura ai soci, versando la quota di adesione da 10€.
Davide Gammon presenta il suo nuovo Ep, quattro brani (due cover, due inediti) realizzati con la collaborazione di amici e artisti di vecchia data, che hanno animato le iniziative musicali e letterarie del collettivo MFA, fondato nell’Altomilanese alla fine degli anni Novanta.
L’eclettico performer, che ha consolidato la propria carriera solista nel 2015, pubblicando via web il fortunato Ep “Woodoo canzonette“, ora si mette in cabina di regia per orchestrare un quartetto di canzoni caratterizzate dalla fusione di generi tradizionali ed avanguardistici: dal blues, al post punk, dall’elettronica alla canzone d’autore.
Si va dunque dal classico di Celentano alla ballata rap con inserti rock-blues, seguita da un sinuoso “Wicked game” di Chris Isaac, qui tradotto in italiano (seguendo una tradizione tipica degli interpreti di musica leggera dei ruggenti anni Sessanta), per chiudere con uno spoken psichedelico ed elettronico, che dà il titolo alla mini-raccolta.
Gammon si ispira ad una poesia di Boris Vian per intitolare la sua nuova pubblicazione, nuovamente disponibile soltanto in formato digitale, tramite il portale Bandcamp, ultima frontiera della scena musicale indipendente mondiale.
L’ep “Arrancuore” verrà presentato ufficialmente dal vivo sabato 23 luglio
con una performance nel corso della manifestazione
“Woodoo Fest” di Cassano Magnago (Va), che riunisce il meglio della musica italiana e non del momento.
Rock n’roll vintage-tronico pensato e suonato da uno che suona come un chierichetto alla terza lezione di solfeggio.
Musica per strip club in recessione.
Siccome non è una novità che da grande volevo fare il disegnatore di fumetti, sto finendo di montare il video di “Gesù sul cornicione” (la cucina invece l’ho già finita di montare).
La storia di un povero cristo in cassintegrazione. Raccontata da uno che disegna come un bidello alla seconda lezione di educazione artistica. E che si distrae troppo spesso.