“C’è stato un momento della mia vita non troppo tempo fa nel quale potevo semplicemente esibirmi in un café e fare ciò che mi piaceva fare, suonare musica, imparare esibendomi, esplorare cosa significasse per me, cioè divertirmi mentre irritavo e/o divertivo spettatori che non mi conoscevano.
In questa situazione avevo il prezioso e insostituibile lusso del fallimento, del rischio, della resa“.
Domenica sera avrò il privilegio di accompagnare tre carissimi amici in un viaggio alla scoperta di un artista unico, un meraviglioso ragazzo tutt’altro che invisibile.
Ci vediamo a Varese, al Twiggy, dove ho avuto più volte il lusso di rischiare, fallire e non arrendermi. Tra qualche giorno replichiamo invece a Milano, al Serraglio.
Ottimo e abbondante, no?