Questo “Maggembre” (n.d.t.: maggio invernale) sta riservando parecchi contenuti audio succulenti (come i frutti fuori stagione, you know?) a voi affezionatissimi dello psicocantautore.
Sulla piattaforma più famigerata dello streaming musicale d’oggigiorno trovate infatti due LIVE parecchio interessanti, che vedono l’onorata partecipazione del sottoscritto (o soprascritto? Vabbè). Sto blaterando di “Let’s Paul” il megaconcerto / happening tenutosi al Circolo Quarto Stato, in onore di Paul Di Ciancio, cui hanno partecipato artisti e band che hanno animato le gloriose stagioni musicali di Velvet e Bacall. Ma anche di “Legnano City Blues”, un reading / concerto suonato dal Jama Trio su testi scelti di Stefano Benni (autore di “Blues in sedici” e “Dancing Paradiso”) letti e interpretati da me alla libreria Ubik di Legnano.
Aprite dunque il vostro account Spotify (craccato?) e godetevi questi due viaggi nella musica e nei testi di autori davvero fuori dal comune!
Dopo tante (belle) parole dette e scritte (per esempio qui e qui, ma anche qui) e le affettuose pacche sulle spalle per l’uscita di (S)fashion ad Ottobre, è un vero piacere ricominciare a macinare palchi partendo da un locale che ha iniziato a significare molto per me (e non solo per me…) negli ultimi tempi.
L’anima rock del club Velvet è fuori discussione: l’arredo lascia pochi dubbi, i vinili appesi e i poster con i miti del passato regalano un’iconografia che vale quanto un libro di storia della musica, il palco è il punto di fuga dello sguardo da quasi tutte le posizioni, a manifestare la natura dell’anima di Paolo Di Ciancio, che questo locale l’ha ideato e creato. Negli anni ’70 c’era una chitarra in ogni casa, adesso chiunque può trovare una chitarra qui.
Questo è Velvet.
Ci si vede dunque tra qualche giorno nei sotterranei della Cittadella del Carroccio, pronti a far tremare le risicate certezze di coloro che non credono che basti un disco a cambiarti la vita e affidano la loro felicità ad una cosa che si chiama Venerdì Nero (non lo trovate grottesco ? Eheheh ahahaahah… ehm).
Nell’intanto andate a rivedervi il mio ultimo video, così ripassate un pò.
Ormai manca davvero pochissimo, affezionatissime/i.
Meno di ventiquattr’ore vi/ci separano dalla release ufficiale del disco long-playing (che parola vetusta e autorevole, come un’auto d’epoca che romba impaziente nel vialetto davanti casa…) del collettivo Mira Boulevard.
Ecco il vostro eroe che tenta di darsi un tono, per poter vagamente reggere il confronto con la location e la partner artistica designati per il progetto in questione… Senza riuscirci, ovviamente. [fonte: instagram.com ]
Il disco è già presente in pre-order su tutte le consuete piattaforme digitali, ma lunedì 11 verrà quindi ufficialmente “rilasciato” (che verbo penitenziario! … o è meglio dire penitenziale, dato l’approssimarsi della Quaresima? Boh…) da the house of love con un nuovo singolo e video, dal titolo “Come un’ombra”. In questo brano potrete apprezzarmi fare la cosa che mi riesce meglio: il meno possibile (eheheh), dal momento che la voce principale è affidata alla fantastica artista che vedete qui sopra, la produzione di suoni e visioni al prode zelig Lory Muratti e le parole sono dell’autore Stefano Miramonti. Ma il video riserva non poche gradevoli sorpresine sul versante muliebre (e non), carissimi: sul set si sono avvicendati volti noti e nuovi, per dare corpo alle visioni e suggestioni del brano.
ALERT SPOILER ! Uno dei nuovi volti dell’ultimo video di Mira Boulevard: Anna Utopia Giordano pic. by Elia Vaccaro [fonte: annautopiagiordano.it]
Passando ad altre questioni (delle quali di certo sarete impazienti di aver notizia, affezionatissime/i, lo so, lo so…), sono già da qualche settimana ri-entrato in the house of love per iniziare la produzione del mio nuovo Ep, che dovrebbe vedere la luce entro aprile/maggio e che si appresta a proiettarmi verso nuove sonorità e ardite sperimentazioni a livello di arrangiamento. L’aver affidato la produzione del mio nuovo lavoro a qualcuno che abbia fatto lezioni di solfeggio da bambino e non sia solito comprare la strumentazione in mercatini delle pulci rionali dovrebbe infatti garantire l’innalzamento qualitativo del prodotto finale, assestandolo a quello che per me risultava fino a poco tempo fa essere uno standard assolutamente inarrivabile! Ebbene, ora vi lascio con una piccola testimonianza dell’ultimo live tenutosi al Velvet di Legnano… e non dimenticate di visitarmiqui!